In un mondo dove la natura risulta spesso violentata dalla creatività umana elaborata a spese delle risorse rese disponibili, l’En-Sablismo si prefigge una collaborazione quasi sinergica tra l’espressione naturale degli elementi e l’innovazione derivante dall’urgenza artistica dell’uomo. La natura risulta in questo modo alla base di quanto viene proposto ma mai asservita a semplice materialismo opportunistico, mai spettatrice delle evoluzioni intimistiche di un uomo bensì attrice principale della medesima sua rappresentazione.
La sabbia risulta quindi non più una scelta artistica bensì l’unico elemento materiale a coniugazione di un’esigenza fisica e cromatica di una scomposta composizione di immagini e situazioni armonizzate dall’ispirazione dell’uomo.
Dalle macchie di colore più accese alle infinitesimali rifiniture dei tratti raggiunte a volte mediante l’utilizzo di pochi granelli di sabbia, l’En-Sablismo definisce a pieno l’esigenza di coniugare l’arte con ciò che ancora una volta la natura mette a disposizione dell’artista fondendo in sensazioni cromatiche l’espressione della propria intimità simbolica.
La produzione, come anche il nome della corrente artistica, prendono spunto dall’utilizzo di sabbie rigorosamente naturali prelevate da tutte le spiagge del mondo in occasione dei numerosi viaggi dell’artista.